Honey
Dettagli
40 diamanti F-VS a forma rotonda 0,29 carati
1 quarzo citrino arancio 17,43 carati
Oro bianco18 Kt.
Incastonatura al microscopio.
Le 4 C
I 4 fattori che determinano il valore del diamante sono le “4C”, dalle iniziali dei quattro termini inglesi: “Colour” colore, “Clarity” purezza, “Cut” taglio e “Carat” peso. La loro combinazione, conferisce al diamante la propria unicità e permette di determinarne il valore di mercato. Di seguito riportiamo una breve descrizione di queste caratteristiche e di come esse incidano sul valore delle pietre preziose in generale.
De Marchi Gioielli seleziona per i tuoi gioielli diamanti in grado di soddisfare gli elevati standard delle “4C”. Sono montati esclusivamente diamanti da D a F color, purezza da IF a VS2, e le cui proporzioni ne ottimizzino lo scintillio. Da Ct. 0,50 forniti con Certificato Internazionale di Garanzia G.I.A., HRD, IGI.
Colour (colore)
Il colore di un diamante è forse la sua caratteristica più apprezzabile anche ad occhio nudo quando lo stesso è montato nei gioielli. In linea generale più il diamante è incolore e più la luce riesce ad attraversare la pietra con facilità riflettendosi verso l’osservatore.
Il colore di un diamante incide notevolmente sul valore di ogni singola pietra. Più il diamante è incolore, maggiore sarà il suo valore.
Si riporta la scheda G.I.A., HRD, IGI.
Cut (taglio)
Il taglio di un diamante è il parametro più determinante e rappresenta la capacità di una pietra di riflettere in modo ottimale la luce e ne determina quindi la brillantezza. In presenza di un taglio brillante ideale la luce entrata dalla parte superiore di un brillante viene rifratta ad angolo retto per poi uscire di nuovo dalla stessa parte conferendo alla pietra una notevole lucentezza e “brillantezza”:
Il taglio a brillante classico prevede 58 sfaccettature di cui 33 sulla parte superiore (corona) e 25 su quella inferiore (padiglione).
La brillantezza ottimale si ottiene quando la corona rappresenta un terzo dell’altezza totale del diamante.
Clarity (purezza)
La purezza di un diamante è un fattore molto importante per determinarne il valore. I diamanti senza inclusioni, ovvero totalmente privi di imperfezioni che siano visibili con una lente d’ingrandimento a 10X sono una vera rarità e sono perlopiù destinati a divenire diamanti certificati da investimento. Molto più frequentemente invece i diamanti usati in gioielleria recano al loro interno alcune minuscole imperfezioni dette inclusioni.
Tanto più queste inclusioni sono minime o non visibili quanto più il diamante sarà prezioso e di pregio.
Carat (carato)
Il carato è l’unità di misura del peso dei diamanti ed equivale ad un quinto di grammo (0,20 g). Il carato è generalmente abbreviato in Ct. rappresenta quindi il peso di una pietra preziosa. Nell’immagine seguente sono riportate le dimensioni approssimative di diamanti di taglio rotondo (taglio brillante) corrispondenti a certi valori di caratura. Anche la caratura di una pietra concorre in modo determinante al valore finale della stessa e non solo perché il valore aumenta all’aumentare della caratura, ma soprattutto perché il valore di una pietra aumenta in modo più che proporzionale all’aumentare della caratura.
Riferendosi alla caratura dei diamanti di pietre sotto al carato si parla spesso di “punti”; Il punto di carato è la centesima parte del carato (ovvero 0,002 g.) ed è usato appunto per la misurazione di diamanti molto piccoli.